venerdì 3 febbraio 2012

La banalità del riot amoroso firmato Negramaro

Purtroppo uno legge un titolo, si aspetta ed aspetta e viene fregato sul più bello. Non conoscevo “Londra Brucia” e i Negramaro l’hanno sparata in tutte le radio.
Il titolo è una frase che schiuma di nobiltà dai Clash ad Anyone can play guitar dei Radiohead. E tutti noi, orecchio teso a capire se i riot dello scorso anno avevano fatto partorire un testo sociale ai Negramaro.
E invece mi trovo: “Hi/londra brucia e tu che dici/ se ti fermo tu che dici/ e non ci sei già più”.
I Negramaro sono straordinari quando usano il glossario quotidiano dei trentenni. Hanno esaltato i termini basic con sviluppi sintattici perfetti per la loro musica succosamente rock.
Ma nonostante questo non puoi permetterti di aprire un universo di senso (la società che lotta per avere nuove opportunità) per poi banalizzarlo in una storiella da scoglionato innamorato.
Che poi una sequenza come: “Vorrei odiarti un po’/senza senza nemmeno amarti/ e vorrei amarti poi/ senza nemmeno conoscerti” fa comunque ridere i polli.

Nessun commento:

Posta un commento